Elisa Nata
L’autrice del libro Nipporivelazioni gastronomiche ci ha raccontato di più sul nostro ultimo libro.
Ciao Elisa, cominciamo l’intervista con un piccolo trabocchetto. Descriviti in 30 parole!
Un’inguaribile ottimista, appassionata in tutto ciò che faccio, determinata e sempre mossa dal desiderio di imparare qualcosa di nuovo.
Puoi raccontarci da dove arriva l’idea e l’ispirazione del tuo libro Nipporivelazioni gastronomiche? Raccontaci qualche aneddoto sulla sua produzione.
Da molto tempo volevo sperimentarmi nella scrittura di un libro, fino ad ora avevo scritto sempre e solo articoli, ma non avevo un’idea precisa di cosa volessi approfondire. Poi mi sono innamorata del Giappone e ho avuto l’illuminazione (anche grazie a mio marito Marco) durante il mio viaggio di nozze! Raccontare alcuni aspetti del Giappone e i giapponesi attraverso il cibo!
Hai un capitolo o una parte preferita? Se sì, raccontaci perché.
Il capitolo sul bento! Amo il bento, anche per il suo significato e perché per coccolarmi me lo concedo spesso anche in Italia.
Per Trenta Editore la “buona tavola suscita emozioni”, cosa rende speciale la tua tavola?
La vicinanza con le persone che amo.
Qual è la tua personale definizione di creatività?
L’intuizione inaspettata che nasce per caso, quando il cervello scorre a ruota libera.
Esiste un ingrediente che possa definirti? Quel particolare sapore che potrebbe descrivere la tua personalità, la tua storia e il tuo vissuto.
Il cioccolato, deciso, buono e golosissimo.
La Buona Tavola e il futuro, qual è la tua visione?
Qualità e ricerca. Nelle tecniche, nelle materie prime. Perché il cibo ha sempre più valore nella nostra vita, come strumento per il benessere e la salute.