Elvira De Luca
Intervista a Elvira De Luca, autrice del nostro nuovo libro A tutta… crema.
Ciao Elvira, questo è il tuo secondo progetto con Trenta Editore. Come ti senti? Sei emozionata?
Ciao! Sono emozionatissima e sinceramente anche un po’ incredula, non avrei mai immaginato di fare un libro, figuriamoci due! Ho scoperto che costruire un progetto che ho in testa, lavorarci mettendoci il cuore e condividerlo con tante persone, mi fa stare davvero bene.
Il tuo nuovo libro A tutta… crema ci porta alla scoperta di uno degli ingredienti preferiti delle tue figlie: la crema pasticcera, in tutte le sue golose varianti. Puoi raccontarci da dove arriva l’idea e l’ispirazione? Raccontaci qualche aneddoto sulla sua produzione.
L’idea del libro sulla crema è nata appunto perché le mie figlie l’adorano. Il ricettario “Non le solite mele” era stato creato perché i dolci alle mele sono i preferiti di Andrea, il mio compagno, quindi per pareggiare i conti in famiglia questa volta ho accontentato le ragazze. Sono stata felicissima di aver sviluppato questo progetto perché se ci si pensa, la crema pasticcera viene realizzata con ingredienti che tutti abbiamo in dispensa, basta solo qualche piccolo accorgimento nella preparazione ma vi assicuro che in pochissimo tempo si possono realizzare dessert deliziosi!
Hai un capitolo o una parte preferita? Se sì, raccontaci perché.
È difficile scegliere tra questi capitoli, ma se proprio devo farlo, quello con le ricette al cucchiaio è il mio preferito, d’altronde se penso alla crema la mia mente vola al cucchiaino, volete mettere la soddisfazione di affondarlo in un dolce goloso?
Qual è la tua variante di crema pasticcera preferita e perché?
La mia variante preferita è quella classica, quando faccio la colazione al bar non può mancare un bel cornetto che esplode di crema pasticcera perché, se sono di cattivo umore, ritrovo subito il sorriso!
In che occasione decidi di preparare la crema pasticcera?
In tante occasioni. Può sembrare strano perché preparo dolci praticamente tutti i giorni, ma succede spesso che all’arrivo di ospiti a cena non so mai cosa servire come dessert e la crema mi salva sempre. Se ho della frutta fresca preparo delle coppette, oppure la servo con dei biscotti o dei cantucci ed è sempre un successo!
Dove e quando ha origine la crema pasticcera?
Realizzando questo libro ho scoperto che nella storia la preparazione della crema ha origine in Francia ed è stata inventata dal cuoco François Massialot, nato nel 1660 a Limoges e che ha servito le proprie preparazioni culinarie ai principali personaggi illustri del tempo. C’è anche invece chi dice che tracce di golosa crema pasticcera si ritrovano anche più di un secolo prima, nel 1500, nelle ricette di Cristoforo Messibugo, chissà se questa invenzione sia davvero italiana!
Esiste un piatto tra quelli che hai proposto nel libro che possa definirti? Quel particolare sapore che potrebbe descrivere la tua personalità, la tua storia e il tuo vissuto.
Credo che una ricetta di questo libro che possa definirmi sia il dolce sacher al bicchiere. Il misto di sapori di questo dessert, il dolce della crema, l’amaro del cacao e il leggero acidulo delle albicocche rispecchia un po’ la mia storia e il mio vissuto giornalmente. Per una patologia di cui soffro, la fibromialgia, ci sono giornate dolci in cui mi sento bene e con tanta voglia di realizzare mille progetti, altre in cui invece prevale l’amaro e l’acidulo perché il mio fisico fa arrabbiare. Per questo cerco sempre di tenermi impegnata con la mente, perché so che alla fine vinco sempre, un po’ come la riuscita di questo dessert.
Qualche progetto futuro?
Qualche? Mille! Ne ho tantissimi nella testa, uno di questi è sicuramente di realizzare un altro libro, magari dopo aver accontentato tutta la famiglia, ora tocca a me! Poi come dice il detto “Non c’è due senza tre e il resto vien da sé”, quindi per il futuro sono fiduciosa!